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Che cos’è la sciamatura

Ogni anno nei mesi di Aprile e Maggio, con l’avvento della primavera, si ripete il fenomeno della sciamatura delle api. Negli alveari vengono allevate nuove api regine le quali, non appena formate, lasciano la vecchia dimora con circa metà delle api che la abitano alla ricerca di una nuova dimora. Se lo sciame sfugge da un apiario o proviene da una famiglia selvatica, cercherà rifugio in un ambiente adatto.

In ambiente metropolitano, dove mancano alberi cavi o cavità naturali di roccia, da vari anni le dimore più scelte sono i cassonetti delle tapparelle, i camini inutilizzati, i sottotetti, i buchi nei muri che danno accesso alle intercapedini, ecc.

Come comportarsi davanti ad uno sciame

L’ arrivo di uno sciame di api non passa inosservato:10.000-20.000 api formano una nuvola scura che si muove con un forte ronzio caratteristico. In pochi minuti dall’arrivo, le api si radunano in un glomere delle dimensioni di un pallone da basket, e restano appese ad un ramo o poggiate su un muro. Pur essendo un fenomeno così impressionante, proprio durante la sciamatura le api sono particolarmente docili. Solo se vengono disturbate possono diventare aggressive e pericolose.

E’ bene non tentare di allontanarle con mezzi improvvisati o con insetticidi, e segnalare subito la presenza di uno sciame ad una persona competente. L’ ape, che svolge l’essenziale funzione dell’impollinazione e produce prodotti unici come il miele, il polline e la propoli, è infatti una specie protetta.

Chi chiamare

Ogni anno anche gli apicoltori del La Nuova Arca si mettono a disposizione per il recupero degli sciami di api. Se incontri uno sciame appeso ad un ramo, o poggiato su un muro, o se scopri che le api sono già entrate in un intercapedine, in un comignolo o in un cassonetto di serranda, chiamaci subito!

Massimo Cittadini, Apicoltore iscritto all’Associazione Regionale Apicoltori del Lazio
3497381824 – gas@lanuovaarca.org